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Sogno d'Estate 2023 - Majakovskij

 Monte San Pietro, via Mongiorgio 4, 40050 Monte San Pietro, Emilia Romagna, Bologna Monte San Pietro, via Mongiorgio 4, 40050 Monte San Pietro, Emilia Romagna, Bologna Indicazioni mappa
11 Giugno 2023
19:30 A 22:30 GMT +01:00
 349 4164283
Contatto
Porte aperte
 18:00
Tipo
Rappresentazione
Organizzatore

Gli artisti, con Francesca Lattanzio | Drammaturgia e regia di Andrea Anconetani | Prodotto da Andrea Anconetani e Associazione Nuovi Linguaggi APS |

 

Ippodromo di Mosca, 13 Maggio 1929.

La giovane attrice Veronika Polonskaja incontra l'uomo che cambierà radicalmente la sua vita: si tratta del poeta Vladimir Majakovskij.

Lui è un intellettuale all'apice della fama, un'autorità indiscussa, lei una ragazzina appariscente ed un po’ ingenua. La scintilla scatta inevitabile. Veronika, sposatasi troppo giovane con un uomo che condivide con lei soltanto la professione di attore, diventa la donna segreta del poeta.

Dopo un breve periodo iniziale in cui il rapporto tra i due vive momenti di intensa, depensata felicità inizia però una spirale distruttiva che li risucchia in un vortice di incontri, partenze, confessioni, litigi. Un periodo fosco e difficile che termina il 14 Aprile del 1930 con il suicidio del poeta.

Nell'immenso coro di voci che si innalzano dopo la sua morte - a vanificare per sempre l'ordine di non fare pettegolezzi dato da Majakovskij stesso nella sua celebre lettera di addio - la flebile voce di Veronika ci descrive la persona nella maniera più genuina attraverso il ritratto del suo amore infelice.

Il suo racconto parla di un uomo in crisi e in lotta con i fantasmi della stanchezza creativa e della morte: infantile, irascibile, aggressivo, spesso patetico, che trova nel rapporto con lei un filo a cui appigliarsi. Un filo tenue, un'illusione, che non potrà salvarlo. La morte di Majakovskij segna indelebilmente la vita di Veronika provocandole un trauma spaventoso dal quale, per molto tempo, non riesce a risollevarsi.

Solo otto anni dopo quell'evento, su sollecitazione delle autorità sovietiche, la Polonskaja scrive le memorie dalle quali è tratto il nostro monologo. E anche queste memorie seguono un destino beffardo: troppo lontane, nella loro autenticità, dalla sciatta vulgata che la Russia staliniana stava approntando per celebrare, a guisa di monumento, una delle sue voci letterarie più problematiche, esse rimarranno dimenticate per mezzo secolo e sepolte dal 1938 nei fondi del museo Majakovskij. Verranno pubblicate in Unione Sovietica soltanto alla fine degli anni ‘80 e sono, tuttora, pagine rarissime.

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2023-06-11 2023-06-11 Sogno d'Estate 2023 - Majakovskij

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