Pise e Pata sono due bambini curiosi, attenti, sensibili, molto simpatici. È la premessa per una raccolta di favole che porta nel titolo il loro nome «Pise e Pata - Dialoghi tra bambini sulle cose del mondo» edito da Rrose Sélavy. L’autore è Andrea Satta, un uomo che si rifiuta di lasciarsi ingabbiare in una qualunque definizione. Per lui ne servono almeno tre: pediatra, cantante (con il gruppo Tetes de Bois) e scrittore.
Pise e Pata sono i bambini e le bambine che Andrea Satta incontra ogni giorno nel suo ambulatorio alla periferia est di Roma. «Tutti i “Pise e Pata” - racconta - sono tratti da spunti e ragionamenti di bambini realmente ascoltati e riportati con autenticità». In questi dialoghi, pieni di meraviglie, di stupori, di battute serie e e spiritose, lo sguardo dei bambini aiuta anche noi adulti ad osservare con più attenzione il mondo per come è, e per come vorremmo che fosse.
Sono dialoghi che contengono delle micro storie, con molte domande (gli inevitabili e utili «perché?»), e con tante risposte fatte di desideri, sorrisi, emozioni, sogni. «Dove vanno i nonni?», «La bicicletta», «La felicità», «Quando saremo grandi», «Il mio compleanno» sono alcuni titoli. Racconta Andrea Satta che l’ascolto prosegue a casa «con mia figlia Gea che ha 8 anni e le sue amichette. E accadeva con Lao, mio figlio più grande che ne ha sedici, di cui mi sono appuntato tante uscite buffe».
Pise e Pata hanno l’immagine che ha voluto per loro l’illustratore del libro Giaco Agnello Modica che ha lavorato a lungo per le Edizioni Corsare, ma ha collaborato con Mondadori, Donna Moderna, De Agostini, LiBeR e The Quarto Group. I suoi disegni accompagnano tutto il volume e si impongono come il naturale completamento delle storie.
Questo volume non è il primo per bambini che esce dalla fantasia e dall’esperienza di Andrea Satta. Nel 2015 per Infinito edizioni a pubblicato «Ci sarà una volta. Favole e mamme in ambulatorio». Nel 2016, per Sinnos «Officina Millegiro» , una raccolta di storie unite da biciclette di ogni tipo che attraversano le pagine e suggeriscono nuovi modi di viaggiare e stare insieme. Nello stesso anno l’Istituto dell’Enciclopedia italiana ha pubblicato «Mamma quante storie! Favole in ambulatorio, in treno e in piazza»: nato da un’ esperienza voluta da Andrea Satta nel suo ambulatorio.
Una volta al mese, Satta organizza «la giornata delle favole», chiedendo alle mamme di tutte le nazionalità di raccontare la fiaba con cui si addormentavano da piccole. Dai racconti in una comunità di quasi mille bambini, molti stranieri, oltre trenta i Paesi di origine, in un presidio culturale, è nato un confronto di culture necessario che combatte i pregiudizi e favorisce le relazioni umane. Il ricavato di quel volume, impreziosito dalle illustrazioni di Sergio Staino e dal fumetto di Fabio Magnasciutti, è andato a sostegno delle attività della Biblioteca Comunale di Lampedusa.
«Anche oggi che viviamo in un’era digitale in cui bambini, già molto piccoli, adoperano cellulari e tablet, le favole conservano tutto il loro magico potere, non smettono di stupire e incantare i più piccoli». Sono parole di Paolo Siani, pediatra napoletano, ex presidente dell’Associazione culturale pediatri, e deputato, che firma l’introduzione. Paolo Siani, fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra nel 1985 e presidente dell’Associazione che porta il suo nome, sottolinea che le storie di Pisa e Pata sono destinate «a grandi e piccoli, genitori e figli, manche a tutti quelli che hanno a che fare con i bambini». L’età di lettura dichiarata è «a partire da 8 anni», ma fino a 99 non ci sono controindicazioni.
Andrea Satta
Presentazione libro Pise & Pata