I giardini terapeutici – healing gardens – rispondono a specifici criteri progettuali, calibrati sulle esigenze degli utenti di RSA, cliniche, strutture socio-assistenziali e ospedaliere, comunità di recupero. Sempre più evidenze scientifiche ne rilevano i benefici sull’esito clinico dei percorsi di riabilitazione cognitiva e fisiologica e il ruolo sulla riduzione del carico farmacologico terapeutico del paziente con una storia di dipendenze, disabilità psichica o disturbi dell’umore.
Nei giardini creati per i luoghi di cura la leva è l’attrazione innata che la Natura esercita sulla psiche umana e l’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso tra discipline, dove Medicina e Psichiatria, Psicologia Ambientale, Agronomia, Botanica, Architettura del Paesaggio si uniscono per favorire la connessione con l’ambiente naturale, con risultati inattesi nel raggiungimento di obiettivi terapeutici.
La regolare fruizione dei giardini terapeutici influisce sullo stato emotivo delle persone, con effetti positivi sulla riduzione dei livelli di stress e sofferenza nei malati.
Andrea M. N. Mati
Privato