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Attraverso l'Azienda Sanitaria Locale di Bari apprendiamo che "dalla Biblioteca Infopoint di Locorotondo è da poco partita la mostra “Spazi di bellezza, spazi di recovery”, il primo appuntamento per la mostra itinerante di opere pittoriche realizzate da utenti, caregivers e operatori del Centro di Salute Mentale Area 7 di Putignano, che si snoderà nei Comuni del territorio: dopo Locorotondo, Alberobello, Castellana Grotte, Noci, per poi approdare a Putignano il successivo 9 Ottobre, vigilia della Giornata Mondiale per la Salute Mentale. L'esposizione delle opere sarà accompagnata da eventi culturali rivolti alla cittadinanza, con l’intento di sensibilizzare la popolazione sui temi della partecipazione, inclusione e rispetto.

L’iniziativa, fortemente voluta dalla psichiatra Anna Maria Camposeo, direttrice del CSM, offre lo spunto per interrogarsi sulla bellezza nei luoghi di cura e sulla possibilità per gli utenti di sentirsi realizzati vivendo una vita soddisfacente, piena di speranza nonostante le limitazioni causate dalla propria condizione. Un CSM accogliente diventa un luogo di “recovery”, un processo profondo e unico di cambiamento delle attitudini, valori, sentimenti, obiettivi, abilità e ruoli.
 
Le opere in mostra troveranno la loro collocazione finale proprio all’interno del CSM di Putignano, appena sottoposto ad un intervento di ristrutturazione, divenendo così ancor più un bene comune in cui “si fa insieme”, dando valore alla creatività di ciascuno, per rilanciare la possibilità di dialogo e collaborazione in uno spazio capace di integrare tutti coloro che lo attraversano, superando lo stigma e favorendo il patto di fiducia tra cittadini e operatori."
 
Su Valle D'Itria News il programma dell'iniziativa

Nell'ambito della mostra “Ritratte. Donne di arte e di scienza”, giovedì 7 settembre alle ore 19.00 presso il Museo Carlo Bilotti di Roma si svolgerà l’evento “CURARE AD ARTE”: la bellezza come terapia; l’iniziativa è promossa da Fondazione Bracco in collaborazione con Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – Gemelli ART , ed è volta ad approfondire l'importanza dell’arte come strumento di terapia medica.

 

Interverranno 

- Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco

- Vincenzo Valentini, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli

- Alfonsina Russo, Direttrice Parco Archeologico del Colosseo

- Enzo Grossi, medico e Advisor scientifico di Fondazione Bracco

 

 

Su Vita.it, Sara De Carli ci fa conoscere lo splendido impegno di Francesco Corti, direttore di orchestra e volontario presso la Fondazione Don Gnocchi nel raccontare l'opera lirica a coloro che sono affetti da morbo di Alzheimer, come lo fu suo padre; ed è bello sapere che, anche secondo la sua testimonianza, la musica e i suoi racconti risvegliano emozioni e sensazioni in molti di questi pazienti: incontri che arricchiscono lui e loro.

Vi consigliamo quindi la lettura di questo ottimo articolo !

Un seminario promosso da AVIS Comunale Bergamo e dedicato all'impiego delle discipline artistico-espressive nelle attività terapeutiche e riabilitative, a supporto delle persone in situazione di disagio personale (fisico o emotivo) o sociale.

Attraverso i numerosi interventi in programma (che saranno tutti tradotti in LIS, lingua italiana dei segni), i relatori proporranno una serie di riflessioni sull’impiego clinico e terapeutico dell’arte e in particolare della musica.

È inoltre prevista una visita guidata al Museo Donizettiano, luogo suggestivo dedicato alla vita e alle opere del celebre compositore bergamasco Gaetano Donizetti.

La musica sarà protagonista anche dell’evento conclusivo della giornata: il concerto in piano e voce di Frida Bollani Magoni.

La partecipazione è a titolo gratuito e per iscriversi c’è tempo fino al 4 Agosto, compilando il form disponibile a questo link.

Qui il programma completo dell'evento!

Ci piace pensare che quel murale realizzato dalla visual artist Lucy Mey sia ancora lì, a Crotone, per confortare Alba, ragazza affetta da autismo e ipovedenza e dare colore laddove tra i palazzi vi era solo grigiore.

L'idea della nascita di un murale era arrivata alla madre di Alba, appassionata di arte e che desiderava aiutare la ragazza a sentirsi a suo agio tra farfalle e coccinelle dipinte e ammirando una barca pronta a salpare verso nuove avventure; ne aveva parlato GreenMe in questo articolo!

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