Domenica 17 Marzo alle ore 11 si svolgerà a Roma presso la "Galleria Sonora" (Via Trebula, 5), la presentazione di "Musicura" : un progetto volto a divulgare un’antica pratica di cura, messa in atto da terapeuti-musicisti ed emersa all'interno di alcuni rari manoscritti scritti in farsi, trovati presso biblioteche e musei in diverse parti del mondo.
Sapevate che a Roma è presente il Museo Nazionale di Storia dell'Arte Sanitaria?
Ideato dai Professori Pietro Capparoni e Giovanni Carbonelli con il contributo del Generale Mariano Borgatti ed altri Enti (tra cui il Comune di Roma e l’ex Pio Istituto di Santo Spirito e Ospedali Riuniti di Roma, attuale ASL ROMA 1) i quali donarono le loro collezioni di reperti anatomici, medici e scientifici aggiungendole al fondo dell’antico Museo Anatomico di Giuseppe Flajani, si trova in Lungotevere in Sassia, fu inaugurato nel 1933 ed espone strumentari chirurgici, materiale iconografico didattico, preparati anatomo-patologici, vasi e vetri artistici di spezieria nella ricostruzione di una farmacia del XVII secolo, ed un laboratorio alchimistico.
Il Museo è distribuito tra nove ampi locali, il più grande dei quali è la sala Alessandrina, adibita a sala convegni; al piano superiore si trovano la Sala Flaiani, contenente i reperti recuperati dell’antico museo del Santo Spirito, la sala Capparoni, la Sala Carbonelli, la ricostruzione della farmacia del XVII secolo e del Laboratorio alchemico.
E c'è anche la Biblioteca dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, che ospita al suo interno una grande emeroteca e circa 10.000 volumi riguardanti la storia della medicina, conservati all’interno di una importante scaffalatura lignea del XVII secolo proveniente da un archivio capitolare monastico.
Qui, per conoscere meglio il Museo Nazionale di Storia dell'Arte Sanitaria, e quando e come poterlo visitare
📷 Photo credit: Rocaille
Rendere più umano il percorso oncologico, con particolare attenzione all’accoglienza: è questo l'obiettivo del progetto, fortemente sostenuto dalla Dottoressa Luisa Fioretto, Direzione del Dipartimento Oncologico Azienda USL Toscana Centro, e dalla Dottoressa Elettra Pellegrino, Direttrice del Presidio Ospedaliero Santa Maria Annunziata, che ha visto la collaborazione della pittrice Lisa Londi nella realizzazione di un murales attraverso la tecnica del “trompe d’oeil”, un tipo di pittura che crea illusioni spaziali, che rappresenta il paesaggio del Chianti e che ora arricchisce le pareti esterne del reparto di Radioterapia Oncologica.
Questa scelta intende collegare il reparto all’incantevole territorio che circonda l’ospedale, cercando di offrire ai pazienti un ambiente più accogliente e rassicurante, come scrive qui AssoCarenews
In Italia, la maggioranza degli operatori sanitari non ha ricevuto formazione specifica per incrementare quelle competenze che consentono cure più umanizzate.
Attraverso dati raccolti da AGENAS nel 2022, si nota che su una scala da 0 a 10, la formazione dei medici sulla comunicazione clinica e/o sulla relazione di aiuto arriva a un punteggio di 2,75, con ricadute negative maggiori su patologie complesse come il cancro.
Con l’intento di colmare questa lacuna, CIPOMO ha realizzato la scuola “Humanities in Oncology”, prima in Italia e una delle prime in Europa rivolta ai medici oncologi a creare una connessione tra l’oncologia, le scienze umane applicate in medicina e l’addestramento alla comunicazione.
Si tratta di un programma articolato che partirà con un corso residenziale a Piacenza il 1° Marzo 2024 e proseguirà con altre iniziative distribuite sul territorio nazionale (corsi FAD, workshop tematici, corsi itineranti): ”La nostra scuola punta a favorire quell’insieme di competenze comunicative relazionali e umane necessarie nella professione dell’oncologo – spiega Luisa Fioretto, Presidente CIPOMO, Socio fondatore della Scuola, Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro. Sono competenze che restano spesso al di fuori dei normali percorsi formativi universitari e post-universitari. In un’ottica di formazione continua, la Scuola potrà rappresentare uno spazio di crescita per tutti gli oncologi interessati a percorsi specialistici post-universitari nell’ambito della comunicazione e delle medical humanities”.
Qui il comunicato ripreso da Salute Domani
📷 Photo credit: National Cancer Institute on Unsplash
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