[...] La terapia teatrale, come definito dalla North American Drama Therapy Association, è l’uso sistematico e intenzionale dei processi drammatici per aiutare l’individuo a compiere cambiamenti emotivi e/o comportamentali. Questo approccio fornisce ai partecipanti l’opportunità di sperimentare modalità di comunicazione alternative al solo utilizzo della parola, come i gesti, la mimica e l’espressione corporea. Lo scopo finale è quello di potenziare le abilità cognitive e pragmatiche, di incoraggiare l’interazione sociale e ridurre l’isolamento.
Il teatro mette a disposizione un grande ventaglio di strumenti espressivi che consentono di esplorare e far emergere le diverse abilità comunicative, motorie ed emotive; rappresenta quindi uno strumento utile ed efficace per la neuroriabilitazione, grazie al suo impatto considerevole sull’attività cerebrale. Attraverso la produzione interattiva di piccole performance teatrali che coinvolgono sia il livello fisico sia quello cognitivo sia infine quello emozionale, si cerca di restituire alle persone pezzi di vita quotidiana o frammenti di storia personale con l’obiettivo di recuperare ricordi e conoscenze.
“La teatro-terapia aiuta ad aumentare la comprensione e migliora l’autostima e la capacità comunicativa – conclude Andrea Vianello, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale. In questo modo, si riescono ad esprimere emozioni che difficilmente riuscirebbero ad emergere in altri contesti; riteniamo quindi che questa attività possa costituire un prezioso supporto per ristabilire capacità sociali e relazionali e, nello stesso tempo, contribuisca ad alleviare ansia, stress e depressione che spesso colpiscono le persone che hanno avuto un ictus”.
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Fonte notizia: Gli effetti terapeutici della teatro-terapia sulle persone colpite da ictus cerebrale/ aliceitalia.org