Il Comitato scientifico nasce attorno alle tematiche delle arti per la formazione e il benessere dei professionisti, la cura dei pazienti, l’umanizzazione dei luoghi di cura
E' composto da professionalità di prestigio che hanno accettato l’invito di Club Medici a spendere le loro competenze e il loro tempo per supportare il progetto Cultura è Salute. Il loro ruolo è garantire la coerenza delle attività proposte dalle diverse associazioni alle finalità del progetto.
Sarà il comitato a dare il via libera alle istanze di iscrizione al portale, a supportare la crescita del progetto e l'espansione della sua rete.
Madel Crasta
Considero la capacità di aggregare e connettere le infinite settorialità in cui è frantumata la nostra storia e il nostro presente, un fattore imprescindibile di dinamismo. In prima persona vivo quel continuo slittamento dei confini che è la società in cui siamo immersi.
Laureata in Filosofia, esperta di reti e sistemi culturali; studia il rapporto tra l’eredità culturale e la collettività. Insegna in diversi master universitari, collabora con associazioni e istituzioni culturali. Fa parte del direttivo del Coordinamento Riviste Italiane di Cultura (CRIC); del direttivo della Società per la Storia delle Istituzioni; dei Comitati scientifici delle riviste: Le Carte e la Storia (Il Mulino), Accademie & Biblioteche d’Italia (Mibact); del Comitato di Direzione della rivista Economia della Cultura (Il Mulino).
Ha diretto istituzioni culturali e ha partecipato alla realizzazione di reti e ambienti digitali mirati alla condivisione di conoscenze su patrimoni storici e contenuti culturali.
Scrive su questi temi; fra gli scritti più recenti:
-Cosa ci dicono gli anni ’70?, in IL libro, il popolo, il territorio, www.insulaeuropea.eu, 2019
-Public History e istituzioni culturali: mettiamo la storia al lavoro in Accademie e Biblioteche d’Italia, n.1-2, 2018
-La società che partecipa: da audience a partner, in “Nuova Etica Pubblica”, 5, 2017/marzo.
-L’eredità culturale: politiche e relazioni, in “Storiografia” rivista annuale di storia, Fabrizio Serra editore, 2014/n.18;
-Di chi è il passato?L’ambiguo rapporto con l’eredità culturale, Garamond, 2014.
Madel Crasta
Considero la capacità di aggregare e connettere le infinite settorialità in cui è frantumata la nostra storia e il nostro presente, un fattore imprescindibile di dinamismo. In prima persona vivo quel continuo slittamento dei confini che è la società in cui siamo immersi.
Laureata in Filosofia, esperta di reti e sistemi culturali; studia il rapporto tra l’eredità culturale e la collettività. Insegna in diversi master universitari, collabora con associazioni e istituzioni culturali. Fa parte del direttivo del Coordinamento Riviste Italiane di Cultura (CRIC); del direttivo della Società per la Storia delle Istituzioni; dei Comitati scientifici delle riviste: Le Carte e la Storia (Il Mulino), Accademie & Biblioteche d’Italia (Mibact); del Comitato di Direzione della rivista Economia della Cultura (Il Mulino).
Ha diretto istituzioni culturali e ha partecipato alla realizzazione di reti e ambienti digitali mirati alla condivisione di conoscenze su patrimoni storici e contenuti culturali.
Scrive su questi temi; fra gli scritti più recenti:
-Cosa ci dicono gli anni ’70?, in IL libro, il popolo, il territorio, www.insulaeuropea.eu, 2019
-Public History e istituzioni culturali: mettiamo la storia al lavoro in Accademie e Biblioteche d’Italia, n.1-2, 2018
-La società che partecipa: da audience a partner, in “Nuova Etica Pubblica”, 5, 2017/marzo.
-L’eredità culturale: politiche e relazioni, in “Storiografia” rivista annuale di storia, Fabrizio Serra editore, 2014/n.18;
-Di chi è il passato?L’ambiguo rapporto con l’eredità culturale, Garamond, 2014.
Considero la capacità di aggregare e connettere le infinite settorialità in cui è frantumata la nostra storia e il nostro presente, un fattore imprescindibile di dinamismo. In prima persona vivo quel continuo slittamento dei confini che è la società in cui siamo immersi.
Madel Crasta
Considero la capacità di aggregare e connettere le infinite settorialità in cui è frantumata la nostra storia e il nostro presente, un fattore imprescindibile di dinamismo. In prima persona vivo quel continuo slittamento dei confini che è la società in cui siamo immersi.
Laureata in Filosofia, esperta di reti e sistemi culturali; studia il rapporto tra l’eredità culturale e la collettività. Insegna in diversi master universitari, collabora con associazioni e istituzioni culturali. Fa parte del direttivo del Coordinamento Riviste Italiane di Cultura (CRIC); del direttivo della Società per la Storia delle Istituzioni; dei Comitati scientifici delle riviste: Le Carte e la Storia (Il Mulino), Accademie & Biblioteche d’Italia (Mibact); del Comitato di Direzione della rivista Economia della Cultura (Il Mulino).
Ha diretto istituzioni culturali e ha partecipato alla realizzazione di reti e ambienti digitali mirati alla condivisione di conoscenze su patrimoni storici e contenuti culturali.
Scrive su questi temi; fra gli scritti più recenti:
-Cosa ci dicono gli anni ’70?, in IL libro, il popolo, il territorio, www.insulaeuropea.eu, 2019
-Public History e istituzioni culturali: mettiamo la storia al lavoro in Accademie e Biblioteche d’Italia, n.1-2, 2018
-La società che partecipa: da audience a partner, in “Nuova Etica Pubblica”, 5, 2017/marzo.
-L’eredità culturale: politiche e relazioni, in “Storiografia” rivista annuale di storia, Fabrizio Serra editore, 2014/n.18;
-Di chi è il passato?L’ambiguo rapporto con l’eredità culturale, Garamond, 2014.
Vincenza Ferrara
Esperto di alta qualificazione – Professore Universitario M-Ped/03 Corso di Laurea in scienze infermieristiche e ostetriche “A” – Sapienza Università di Roma
Gia’ Direttrice del Laboratorio di Arte e Medical Humanities della Facoltà di Farmacia e Medicina di Sapienza Università di Roma-
Laureata in Storia dell’Arte ed esperta di Arte e apprendimento anche attraverso l’uso di Tecnologie. Nell’ambito della ricerca su Arte e Apprendimento, sta conducendo studi sulle relazioni tra questi due ambiti anche nel settore della formazione di area Medica, utilizzando le pratiche di Visual Thinking Strategies, come strumento per l’acquisizione di conoscenze e promozione del benessere nell’ambito del settore salute.
Insegnare al personale di cura a confrontarsi con l’arte può aiutare a sviluppare la resilienza, ossia la capacità di reagire a situazioni complesse, in cui non si ha una soluzione per il paziente.
È docente in seminari, attività didattiche e corsi nell’ambito della Metodologia clinica, in corsi di Laurea in Scienze Infermieristiche, di Medicina, nella formazione specifica in Medicina Generale e cura ECM per il personale sanitario per migliorare le competenze e limitare lo stress. I risultati delle attività di ricerca fanno parte di contributi a conferenze nazionali e internazionali e sono oggetto di pubblicazioni. Ha rapporti internazionali nell’ambito dell’uso delle arti visive come strumento per l’apprendimento.
Tra le pubblicazioni collegate alle tematiche della formazione nell’area sanitaria:
Vincenza Ferrara
Insegnare al personale di cura a produrre arte può aiutare a sviluppare la resilienza, ossia la capacità di reagire a situazioni complesse, in cui non si ha una soluzione per il paziente.
Responsabile del Laboratorio di Arte e Medical Humanities della Facoltà di Farmacia e Medicina di Sapienza Università di Roma, è laureata in Storia dell’Arte ed esperta di Arte e apprendimento anche attraverso l’uso di Tecnologie.
Dal 2014, ha approfondito le tematiche collegate alla New Museology e il Re-thinkingMuseum in merito all’attenzione ai diversi tipi di pubblico e alle teorie costruttiviste sull’apprendimento. Nell’ambito della ricerca su Arte e Apprendimento, sta conducendo studi sulle relazioni tra questi due ambiti anche nel settore della formazione di area Medica, utilizzando le pratiche di Visual Thinking Strategies, come strumento per l’acquisizione di conoscenze e l’inclusione sociale nell’ambito della salute.
È stata Project coordinator di un progetto finanziato dal programma ERASMUS +.
È docente in seminari, attività didattiche e corsi nell’ambito della Metodologia clinica, in corsi di Laurea in Scienze Infermieristiche e nella formazione specifica in Medicina Generale. I risultati delle attività di ricerca fanno parte di contributi a conferenze nazionali e internazionali e sono oggetto di pubblicazioni. Ha rapporti internazionali nell’ambito dell’uso delle arti visive come strumento per l’apprendimento.
Ha collaborato a diverse pubblicazioni e scritto articoli in tema di Medical Education.
Insegnare al personale di cura a produrre arte può aiutare a sviluppare la resilienza, ossia la capacità di reagire a situazioni complesse, in cui non si ha una soluzione per il paziente.
Vincenza Ferrara
Esperta di alta qualificazione – Professore Universitario M-Ped/03 Corso di Laurea in scienze infermieristiche e ostetriche “A” – Sapienza Università di Roma
Gia’ Direttrice del Laboratorio di Arte e Medical Humanities della Facoltà di Farmacia e Medicina di Sapienza Università di Roma-
Laureata in Storia dell’Arte ed esperta di Arte e apprendimento anche attraverso l’uso di Tecnologie. Nell’ambito della ricerca su Arte e Apprendimento, sta conducendo studi sulle relazioni tra questi due ambiti anche nel settore della formazione di area Medica, utilizzando le pratiche di Visual Thinking Strategies, come strumento per l’acquisizione di conoscenze e promozione del benessere nell’ambito del settore salute.
Insegnare al personale di cura a confrontarsi con l’arte può aiutare a sviluppare la resilienza, ossia la capacità di reagire a situazioni complesse, in cui non si ha una soluzione per il paziente.
È docente in seminari, attività didattiche e corsi nell’ambito della Metodologia clinica, in corsi di Laurea in Scienze Infermieristiche, di Medicina, nella formazione specifica in Medicina Generale e cura ECM per il personale sanitario per migliorare le competenze e limitare lo stress. I risultati delle attività di ricerca fanno parte di contributi a conferenze nazionali e internazionali e sono oggetto di pubblicazioni. Ha rapporti internazionali nell’ambito dell’uso delle arti visive come strumento per l’apprendimento.
Tra le pubblicazioni collegate alle tematiche della formazione nell’area sanitaria:
Massimo Papi
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 e specializzato in Dermatologia, durante gli studi, ha lavorato molto con gli smalti usandoli sul vetro e producendo numerose piccole opere minuziose con i soggetti allora in voga Ha esercitato 30 anni come Dermatologo presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, ha pubblicato diversi testi in ambito dermatologico e circa 200 articoli scientifici in giornali nazionali e internazionali e oltre 400 presentazioni e letture congressuali
Ha poi intrapreso un vero percorso artistico facendo scuola e cercando di capire che significasse oggi l’arte e la pittura in particolare.
È attivo in una Scuola d’Arte Romana e consulente presso l’Istituto Nazionale Migranti e Medicina delle Povertà di Roma per il Progetto Ministeriale Ulcere cutanee.
Ha organizzato il 1° convegno “trasversale” DERMART che coniuga l’osservazione e l’interpretazione della Dermatologia clinica con le Arti visuali (2009 à 2019) e che si tiene nei siti più suggestivi di Roma storica con la partecipazione di medici, infermieri, biologi, cosmetologi, psicologi, appassionati d’arte, pittori…
Organizza incontri serali (Questioni di pelle) e discute “trasversalmente” di dermatologia con giornalisti, storici dell’arte, antropologi, attori, artisti; organizza percorsi formativi in dermatologia clinica e estetica attraverso l’arte visuale, articolati in seminari mensili
Nel suo ambito professionale, fa parte di diversi comitati scientifici ed associazioni e scrive per riviste specializzate internazionali.
Massimo Papi
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 e specializzato in Dermatologia, durante gli studi, ha lavorato molto con gli smalti usandoli sul vetro e producendo numerose piccole opere minuziose con i soggetti allora in voga. Ha esercitato 30 anni come Dermatologo presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, ha pubblicato diversi testi in ambito dermatologico e circa 200 articoli scientifici in giornali nazionali e internazionali e oltre 400 presentazioni e letture congressuali
Ha poi intrapreso un vero percorso artistico facendo scuola e cercando di capire che significasse oggi l’arte e la pittura in particolare.
È attivo in una Scuola d’Arte Romana e consulente presso l’Istituto Nazionale Migranti e Medicina delle Povertà di Roma per il Progetto Ministeriale Ulcere cutanee.
Ha organizzato il 1° convegno “trasversale” DERMART che coniuga l’osservazione e l’interpretazione della Dermatologia clinica con le Arti visuali (2009 à 2019) e che si tiene nei siti più suggestivi di Roma storica con la partecipazione di medici, infermieri, biologi, cosmetologi, psicologi, appassionati d’arte, pittori…
Organizza incontri serali (Questioni di pelle) e discute “trasversalmente” di dermatologia con giornalisti, storici dell’arte, antropologi, attori, artisti; organizza percorsi formativi in dermatologia clinica e estetica attraverso l’arte visuale, articolati in seminari mensili
Nel suo ambito professionale, fa parte di diversi comitati scientifici ed associazioni e scrive per riviste specializzate internazionali.
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 e specializzato in Dermatologia, durante gli studi, ha lavorato molto con gli smalti usandoli sul vetro e producendo numerose piccole opere minuziose con i soggetti allora in voga.
Massimo Papi
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 e specializzato in Dermatologia, durante gli studi, ha lavorato molto con gli smalti usandoli sul vetro e producendo numerose piccole opere minuziose con i soggetti allora in voga. Ha esercitato 30 anni come Dermatologo presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, ha pubblicato diversi testi in ambito dermatologico e circa 200 articoli scientifici in giornali nazionali e internazionali e oltre 400 presentazioni e letture congressuali
Ha poi intrapreso un vero percorso artistico facendo scuola e cercando di capire che significasse oggi l’arte e la pittura in particolare.
È attivo in una Scuola d’Arte Romana e consulente presso l’Istituto Nazionale Migranti e Medicina delle Povertà di Roma per il Progetto Ministeriale Ulcere cutanee.
Ha organizzato il 1° convegno “trasversale” DERMART che coniuga l’osservazione e l’interpretazione della Dermatologia clinica con le Arti visuali (2009 à 2019) e che si tiene nei siti più suggestivi di Roma storica con la partecipazione di medici, infermieri, biologi, cosmetologi, psicologi, appassionati d’arte, pittori…
Organizza incontri serali (Questioni di pelle) e discute “trasversalmente” di dermatologia con giornalisti, storici dell’arte, antropologi, attori, artisti; organizza percorsi formativi in dermatologia clinica e estetica attraverso l’arte visuale, articolati in seminari mensili
Nel suo ambito professionale, fa parte di diversi comitati scientifici ed associazioni e scrive per riviste specializzate internazionali.
Andrea Satta
È la voce solista dei Têtes de Bois e, ogni giorno, fa il pediatra nella periferia romana.
Ha quasi mille bambini, la metà di loro ha un genitore non italiano. È un presidio in mezzo alla società, in una terra di incontri tra culture, tangenziali e solitudini. Questo mondo di cose concrete, bellissime, a volte difficili, gli ha consentito di mantenere un rapporto con la vita reale che ne caratterizza l’opera e la fantasia
E’ ideatore e direttore artistico di “Stradarolo - Festival Internazionale di Arte su strada”. Assieme ai Têtes de Bois è stato premiato con la Targa Tenco 2002 nel 2007 con “Avanti Pop”, un disco ed un tour sul mondo del lavoro e nel 2015 con “Extra”, le canzoni di Léo Ferré riarrangiate e tradotte in italiano.
Ha messo a punto il primo eco spettacolo al mondo sulle due ruote alimentato a pedali, il “Palco a Pedali”.
Ha fatto parte del cast e della colonna sonora del film Le ombre rosse di Citto Maselli. Nel 2011, con la sua band è autore delle musiche e interprete del film Passannante (regia di Sergio Colabona) e cura la colonna sonora del film "Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un eretico" di Filippo Vendemmiati (Festival di Venezia 2012) Nel 2011 fa parte del cast di "Fratelli e sorelle d'Italia" in onda su La7.
Ha scritto I riciclisti (Ediciclo, 2009), Ci sarà una volta (Infinito, 2011), Officina millegiri (Sinnos, 2016), Mamma quante storie! (Treccani, 2016), libro ispirato alla “Giornata delle favole” che Andrea organizza da sette anni nel suo ambulatorio.
Andrea Satta
È la voce solista dei Têtes de Bois e, ogni giorno, fa il pediatra nella periferia romana.
Ha quasi mille bambini, la metà di loro ha un genitore non italiano. È un presidio in mezzo alla società, in una terra di incontri tra culture, tangenziali e solitudini. Questo mondo di cose concrete, bellissime, a volte difficili, gli ha consentito di mantenere un rapporto con la vita reale che ne caratterizza l’opera e la fantasia
E’ ideatore e direttore artistico di “Stradarolo - Festival Internazionale di Arte su strada”. Assieme ai Têtes de Bois è stato premiato con la Targa Tenco 2002 nel 2007 con “Avanti Pop”, un disco ed un tour sul mondo del lavoro e nel 2015 con “Extra”, le canzoni di Léo Ferré riarrangiate e tradotte in italiano.
Ha messo a punto il primo eco spettacolo al mondo sulle due ruote alimentato a pedali, il “Palco a Pedali”.
Ha fatto parte del cast e della colonna sonora del film Le ombre rosse di Citto Maselli. Nel 2011, con la sua band è autore delle musiche e interprete del film Passannante (regia di Sergio Colabona) e cura la colonna sonora del film "Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un eretico" di Filippo Vendemmiati (Festival di Venezia 2012) Nel 2011 fa parte del cast di "Fratelli e sorelle d'Italia" in onda su La7.
Ha scritto I riciclisti (Ediciclo, 2009), Ci sarà una volta (Infinito, 2011), Officina millegiri (Sinnos, 2016), Mamma quante storie! (Treccani, 2016), libro ispirato alla “Giornata delle favole” che Andrea organizza da sette anni nel suo ambulatorio.
Andrea Satta
È la voce solista dei Têtes de Bois e, ogni giorno, fa il pediatra nella periferia romana.
Ha quasi mille bambini, la metà di loro ha un genitore non italiano. È un presidio in mezzo alla società, in una terra di incontri tra culture, tangenziali e solitudini. Questo mondo di cose concrete, bellissime, a volte difficili, gli ha consentito di mantenere un rapporto con la vita reale che ne caratterizza l’opera e la fantasia
E’ ideatore e direttore artistico di “Stradarolo - Festival Internazionale di Arte su strada”. Assieme ai Têtes de Bois è stato premiato con la Targa Tenco 2002 nel 2007 con “Avanti Pop”, un disco ed un tour sul mondo del lavoro e nel 2015 con “Extra”, le canzoni di Léo Ferré riarrangiate e tradotte in italiano.
Ha messo a punto il primo eco spettacolo al mondo sulle due ruote alimentato a pedali, il “Palco a Pedali”.
Ha fatto parte del cast e della colonna sonora del film Le ombre rosse di Citto Maselli. Nel 2011, con la sua band è autore delle musiche e interprete del film Passannante (regia di Sergio Colabona) e cura la colonna sonora del film "Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un eretico" di Filippo Vendemmiati (Festival di Venezia 2012) Nel 2011 fa parte del cast di "Fratelli e sorelle d'Italia" in onda su La7.
Ha scritto I riciclisti (Ediciclo, 2009), Ci sarà una volta (Infinito, 2011), Officina millegiri (Sinnos, 2016), Mamma quante storie! (Treccani, 2016), libro ispirato alla “Giornata delle favole” che Andrea organizza da sette anni nel suo ambulatorio.
Federico Russo
È uno psichiatra cresciuto nella salute mentale romana in piena rivoluzione post 180, da una parte, e nel momento delle grandi speranze nella ricerca scientifica e psicofarmacologica, dall'altra. Ha complementato queste due dimensioni della psichiatria biologica e sociale lavorando per molti anni all'Università nella cattedra di Paolo Pancheri, e nei servizi pubblici, con Tommaso Losavio e Renato Piccione per sostenere lo sviluppo dei Dipartimenti di Salute Mentale Tra le metodologie utilizzate ha privilegiato gli audiovisivi e il cinema, su cui ha organizzato numerose esperienze a carattere nazionale. È direttore de “Lo Spiraglio”, film festival della Salute Mentale che ogni anno raccoglie il meglio della cinematografia tematica, realizzato in collaborazione tra ASL Roma 1, Roma Capitale e MAXXI. Insegna presso il corso di laurea per Tecnico della Riabilitazione psichiatrica dell’Università La Sapienza di Roma e svolge attività di supervisione ed insegnamento in contesti pubblici e privati. Ha una impostazione psicodinamica maturata attraverso analisi junghiane e freudiane e supervisioni con i più autorevoli rappresentanti della psicoanalisi italiana, con particolare attenzione al trattamento dei disturbi gravi. Da 2005, insieme ad Andrea Narracci, ha promosso la diffusione in Italia della Psicoanalisi Multifamiliare attraverso una stretta e profonda collaborazione con Jorge Garcia Badaracco e la comunità scientifica internazionale. Attualmente lavora presso la ASL Roma 1 dirige la Unità Operativa Complessa di Salute Mentale del 14 Municipio di Roma.
Federico Russo
È uno psichiatra cresciuto nella salute mentale romana in piena rivoluzione post 180, da una parte, e nel momento delle grandi speranze nella ricerca scientifica e psicofarmacologica, dall'altra. Ha complementato queste due dimensioni della psichiatria biologica e sociale lavorando per molti anni all'Università nella cattedra di Paolo Pancheri, e nei servizi pubblici, con Tommaso Losavio e Renato Piccione per sostenere lo sviluppo dei Dipartimenti di Salute Mentale Tra le metodologie utilizzate ha privilegiato gli audiovisivi e il cinema, su cui ha organizzato numerose esperienze a carattere nazionale. È direttore de “Lo Spiraglio”, film festival della Salute Mentale che ogni anno raccoglie il meglio della cinematografia tematica, realizzato in collaborazione tra ASL Roma 1, Roma Capitale e MAXXI. Insegna presso il corso di laurea per Tecnico della Riabilitazione psichiatrica dell’Università La Sapienza di Roma e svolge attività di supervisione ed insegnamento in contesti pubblici e privati. Ha una impostazione psicodinamica maturata attraverso analisi junghiane e freudiane e supervisioni con i più autorevoli rappresentanti della psicoanalisi italiana, con particolare attenzione al trattamento dei disturbi gravi. Da 2005, insieme ad Andrea Narracci, ha promosso la diffusione in Italia della Psicoanalisi Multifamiliare attraverso una stretta e profonda collaborazione con Jorge Garcia Badaracco e la comunità scientifica internazionale. Attualmente lavora presso la ASL Roma 1 dirige la Unità Operativa Complessa di Salute Mentale del 14 Municipio di Roma.
Federico Russo
È uno psichiatra cresciuto nella salute mentale romana in piena rivoluzione post 180, da una parte, e nel momento delle grandi speranze nella ricerca scientifica e psicofarmacologica, dall'altra. Ha complementato queste due dimensioni della psichiatria biologica e sociale lavorando per molti anni all'Università nella cattedra di Paolo Pancheri, e nei servizi pubblici, con Tommaso Losavio e Renato Piccione per sostenere lo sviluppo dei Dipartimenti di Salute Mentale Tra le metodologie utilizzate ha privilegiato gli audiovisivi e il cinema, su cui ha organizzato numerose esperienze a carattere nazionale. È direttore de “Lo Spiraglio”, film festival della Salute Mentale che ogni anno raccoglie il meglio della cinematografia tematica, realizzato in collaborazione tra ASL Roma 1, Roma Capitale e MAXXI. Insegna presso il corso di laurea per Tecnico della Riabilitazione psichiatrica dell’Università La Sapienza di Roma e svolge attività di supervisione ed insegnamento in contesti pubblici e privati. Ha una impostazione psicodinamica maturata attraverso analisi junghiane e freudiane e supervisioni con i più autorevoli rappresentanti della psicoanalisi italiana, con particolare attenzione al trattamento dei disturbi gravi. Da 2005, insieme ad Andrea Narracci, ha promosso la diffusione in Italia della Psicoanalisi Multifamiliare attraverso una stretta e profonda collaborazione con Jorge Garcia Badaracco e la comunità scientifica internazionale. Attualmente lavora presso la ASL Roma 1 dirige la Unità Operativa Complessa di Salute Mentale del 14 Municipio di Roma.
Fabrizio Consorti
Laureato in Medicina e specialista in Chirurgia Generale, è Ricercatore universitario e docente di Chirurgia Generale presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Roma “Sapienza”, dove svolge attivita’ assistenziale come Dirigente medico. Appassionato di insegnamento, sinceramente convinto del legame profondo che lega le arti al mondo della cura, soprattutto nelle pratiche di formazione dei professionisti sanitari, si è sempre impegnato in tal senso ed è stato per 6 anni Presidente della Società Italiana di Pedagogia Medica (SIPeM) e attualmente membro dell’Association for Medical Education in Europe (AMEE).
I suoi campi di ricerca clinica principali riguardano la risposta immunitaria e le infezioni nel paziente chirurgico, l’immunobiologia e la genetica dei tumori dell’apparato digerente e della tiroide, la chirurgia colorettale e della tiroide.
Ha inoltre dedicato particolare attenzione allo studio delle applicazioni informatiche in medicina, con la partecipazione a diversi progetti europei e la collaborazione con organismi di standardizzazione del settore. Ha partecipato al gruppo europeo di esperti che hanno definito il syllabus per la certificazione ECDL-H, dedicata a tutti gli operatori della sanità.
Si occupa attivamente di didattica, sia come docente di Chirurgia Generale nei corsi di laurea per medici ed infermieri, che come vice-presidente del Corso di Laurea C in Medicina e responsabile per le iniziative di innovazione didattica e formazione dei docenti di medicina della Commissione Inter-Facoltà.
Il professor Consorti lascia l'incarico per motivi personali, pur condividendo lo spirito dell'iniziativa e continuando a seguire l'evolversi del progetto.