Storia, Arte, Cultura, Valori e Promozione della Salute
Introduzione
Il 2025 è l’anno nel quale ricorrono i 450 anni del primo ospedale1 della città di Torino che fu un ospedale dell’Ordine Mauriziano. L’Ordine2 nato il 13 novembre 1572, 453 anni fa, viene riconosciuto e mantenuto su proposta dell’ On. Luigi Einaudi alla seconda sotto commissione della commissione per la Costituzione. Proposta discussa e accettata il 30 gennaio 1947 e successivamente inserita nella Norma Transitoria XIV della Carta Costituzionale Italiana.3Ricorre anche il 140° dell’inaugurazione dell’ospedale Umberto I, realtà sanitaria che sostituisce, dopo tre secoli, quella pre-esistente. Il nuovo ospedale viene inaugurato il 7 giugno del 1885, alla presenza di Re Umberto I di Savoia e delle maggiori cariche istituzionali; primo ospedale in Italia costruito a padiglioni separati secondo le, allora, moderne teorie igieniste. Tutt’ora operante l’Umberto I è oggi una apprezzata realtà sanitaria regionale.
Dalle riflessioni emerse e condivise con le Direzioni Aziendali all’interno del Comitato Aziendale per la Promozione della Salute dell’A.O. Ordine Mauriziano, nasce, (novembre 2024), il progetto con l’obiettivo principale di valorizzare il Patrimonio Artistico, Culturale, Storico e Sociale dell’Umberto I e dell’Ordine Mauriziano. Un anno nel quale la comunità cittadina e piemontese sarà chiamata a riflettere, insieme alla comunità ospedaliera, sul senso del “prendersi cura”. Lo faremo rileggendo la “storia mauriziana” come parte dell’immenso patrimonio culturale della nostra città e della nostra regione, elemento prezioso delle nostre “radici comuni”. Lo faremo attraversando i luoghi simbolici dell’Umberto I, quelli di ieri ma anche quelli di oggi, gli spazi architettonici dove il passato e il presente convivono insieme e sono ancora testimonianza, di valori come “ricerca”, “tecnologia”, “cura”, “cultura”, “arte”, “bellezza” e “spiritualità”.
Un progetto che mette in relazione Cultura, Partecipazione e Salute infatti, in questi ultimi anni, sempre più numerosi studi scientifici hanno fatto emergere evidenze4 che dimostrano coma la partecipazione culturale sia una delle azioni più significative in grado di incidere sulla salute e sul ben-essere della popolazione indipendentemente dall’età. Per questo il progetto è anche un’azione di Promozione della Salute rivolta a dipendenti, pazienti, familiari, visitatori, la popolazione, le istituzioni, i bambini, i ragazzi e i giovani.
Nell’ottica di ripensare ai luoghi della cura abbiamo scelto di iniziare dall’attivazione dei piccoli gruppi e dalle comunità locali (Glenn Laverack 20185) non solo come esercizio di memoria ma per ridefinire insieme percorsi ed identità comuni (Radici e Valori) attraverso i quali potersi riconoscere gli uni e gli altri (Identità) e costruire nuove “alleanze” fra il mondo sanitario, la società civile, il mondo del terzo settore e dell’imprenditoria. In questa direzione si muove il progetto e a questo pensiamo quando parliamo di Promozione della Salute attraverso l’Arte e la Cultura. A ri-significare il valore sociale di un luogo di cura come “l’ Umberto I” saremo tutti chiamati ad essere non solo spettatori ma attori degli eventi festivi, formativi e performativi previsti, nella convinzione che il valore e il patrimonio culturale di questo luogo appartenga a tutti (equità) e tutti siamo quindi chiamati ad esserne custodi in quanto patrimonio pubblico.
Il progetto nasce in un contesto sociale che vede una crescente tensione alla disgregazione e alla parcellizzazione, che esalta lo sviluppo e la difesa di interessi e obiettivi individuali su quelli collettivi. Vogliamo contribuire al “gioco” della coesione sociale nel segno dell’equità; e abbiamo scelto di farlo con i linguaggi dell’arte e della cultura. Abbiamo attraversato l’emergenza pandemica che ha messo a dura prova la salute pubblica e quella dei sanitari. Rispondere a questa sfida ci ha insegnato molte cose, fra queste, cosa significa avere a cuore il benessere della collettività a cominciare dal benessere degli operatori sanitari, la risorsa più preziosa in sanità pubblica. Prendersi cura di loro vuol dire anche coinvolgerli in un processo di maggiore consapevolezza del valore dei luoghi e degli spazi della cura.
Destinatari: Diretti: Tutta la Popolazione di Torino e del Piemonte
Tutti i pazienti, familiari, Caregiver e Visitatori
Tutti i dipendenti dell’A.O. Ordine Mauriziano
Indiretti: La comunità nazionale tutta
Obiettivo Generale: Festeggiare i 450 anni del primo ospedale di Torino e del Piemonte (1575) e i 140 anni dell’inaugurazione dell’Umberto I nuova sede (1885) valorizzando il patrimonio, artistico, culturale, umano, sociale e i valori di un luogo storico della cura, bene comune e simbolico, della collettività. Lo faremo attraverso percorsi condivisi di attivazione, partecipazione e responsabilità che coinvolgano cittadini, giovani studenti, associazioni, fondazioni, scuole, realtà artistiche, culturali, del mondo produttivo ed istituzionali del territorio insieme a pazienti, caregivers, visitatori e ai dipendenti della struttura ospedaliera al fine di favorire, senso di appartenenza alla comunità e promuovere la cultura della promozione della salute attraverso la partecipazione culturale e le Performing Arts.
Le azioni principali del progetto
Porte aperte al Mauriziano: (maggio e ottobre) i piani nobili saranno aperti alle visite guidate della popolazione. Personale dedicato accoglierà ed accompagnerà i visitatori alla mostra allestita nello storico Corridoio Turati, alla scoperta dei saloni di rappresentanza, ai locali affrescati, alle opere d’arte pittoriche, si potrà accedere all’antico archivio storico, secondo per ampiezza di Torino, con suoi preziosi documenti, sarà aperta L’Aula Carle, ex Aula settoria, appena ristrutturata. La visita proseguirà attraverso il Padiglione Mino Carle e il “Giardino Parlante della Cura” dove si potrà ammirare “L’albero della vita”, “la talea dell’albero di Falcone” e l’Ulivo piantato dai familiari, dai pazienti e dai sanitari nel 2020 per ricordare i propri cari, celebrare la Vita e onorare lo sforzo dei sanitari chiamati a fronteggiare l’impatto pandemico; oggi luogo a disposizione per i pazienti, e sanitari e i visitatori.
Convegno: “Mauriziano, la storia che ci cura. 450 anni tra Arte, Cultura, Valori e Promozione della Salute.” (ottobre)
La festa di Compleanno dell’Umberto I il 7 giugno : con la partecipazione straordinaria del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
La festa di chiusura: 11 novembre: la posa della prima pietra; costruiamo il futuro della cultura della cura insieme.
Realizzazione e distribuzione di un docu-film
Azioni performative sul territorio di convocazione e partecipazione della popolazione maggio e ottobre
Capofila Progetto: A.O. Ordine Mauriziano – Torino
Equipe di Ideazione e progetto: Comitato Aziendale Promozione della Salute HPH&HS A.O. Ordine Mauriziano
Possibili Partner/Stakeholders:
Possibili finanziatori:
1Il primo ospedale di Torino, è un ospedale della Milizia dei Santi Maurizio e Lazzaro, oggi Ordine Mauriziano, sorto a Torino nel 1575 nell’allora isolato Santa Croce, ovvero quella zona oggi compresa fra piazza della Repubblica, via Milano, via della Basilica e via Egidi, a seguito di una donazione di Emanuele Filiberto.
2L’Ordine nasce con la bolla papale “Pro Commissa Nobis” di Papa Gregorio XIII il 13 novembre del 1572 dalla fusione dell’ordine di San Maurizio con quello antichissimo di San Lazzaro. L’ordine venne denominato dal pontefice “MILIZIA DEI SANTI MAURIZIO E LAZZARO”
3https://www.governo.it/it/costituzione-italiana/parte-seconda-ordinamento-della-repubblica/disposizioni-transitorie-e-finali
4https://www.dors.it/2024/09/salute-e-cultura-evidenze-raccomandazioni-e-strumenti/
5Glenn Laverack, Salute Pubblica. Potere, Empowerment e Pratica Professionale, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma, 2018.
6 Per un approfondimento sull’aspetto metodologico: A. Rossi Ghiglione, R.M. Fabris, A. Pagliarino, Caravan Next. A Social Community Theatre Project. Methodology and Analysis, Franco Angeli, Milano 2019. Si veda inoltre la scheda metodologica del TSC: A. Rossi Ghiglione, A. Pontremoli, Social Community Theatre Centre/Università degli Studi di Torino, abbinata all’interno dell’articolo/intervista disponibile su , www.dors.it Il Teatro Sociale e di Comunità: un teatro che fa bene alle persone, 2018, a cura di Claudio Tortone.
1575 - 1885 - 2025 Mauriziano: la storia che cura.
Un progetto culturale di attivazione della comunità fra Cultura, Partecipazione e Salute. Un patrimonio di sanità pubblica da 450 anni a disposizione dei cittadini. Un ospedale non solo luogo della malattia e della sofferenza ma luogo che cura.