“Giocolieri abilissimi, trasformano luoghi e persone e si servono della commedia magnetica. Gli occhi fiammeggiano, il sangue canta, le ossa si dilatano, lacrime e filamenti rossi sgorgano. Lo scherzo […] dura un minuto, o mesi interi, [o per sempre]”

[A. Rimbaud]

Un diario di viaggio, il racconto di un lavoro costruito all’interno di un laboratorio del Centro Diurno di Torre Maura, dove il tempo è trascorso tra le curiosità e le domande esistenziali, tra la musica e la musicalità di ognuno, tra la scoperta di singole qualità artistiche e il desiderio di esplorare il mondo attraverso nuovi linguaggi.

Uno spettacolo costruito con l’utilizzo di diverse forme espressive, dalla musica alla narrazione, dal video alla scrittura creativa.

C’è un dottore che non capisce fino in fondo cosa vogliamo raccontargli, allora lo accompagniamo nell’incoerenza bellissima dei personaggi e della vita stessa che ti stupisce e alle volte ti fa scordare di vedere e di sentire.

È la testimonianza della compattezza di un gruppo che vuole avere una voce, che vuole trovare una speranza al di là del mutismo statico che a volte la periferia ti trasmette.

6 personaggi in cerca è un mettersi in gioco nel gioco stesso.

Nel fresco navigare emotivo dell’altro trovi la chiave.
L’incontro e l’amicizia,
la scoperta e l’intuitività,
ed ecco che inizia lo spettacolo
il luogo dove ognuno può sentirsi protagonista

di ciò che è o non è

Ci si può calare in parti che rappresentano tutti noi,
Circensi in case naviganti, in cerca della propria terra,
della loro identità o di abbandonare la clandestinità.
Si!

Puoi volare nel cielo come un funambolo,
sentirti delicato come la fanciulla invisibile,
o essere un prestigiatore

che fa apparire e scomparire un dolore

o la tristezza celata dietro un sorriso.
I 6 personaggi uniti tra loro mostrano l’universo
del cercarsi,
con fantasia,
del dolore,
incastrato in un urlo tra costole e polmoni
a cui viene data voce con la musica, con la la parola.
La voce esce e crea mondi inesplorati.

E allora vediamo cosa c’è sotto ai quei chili di trucco!

Cosa nasce dai gesti di un mimo.
La vita che fluisce, che si può raccontare solo con quei gesti.
L’arte è intesa come anima che si rigenera,
da un’improvvisa ventata lungo un fiume che scorre veloce.

Ridere e ridere forte, finché lo scherzo va avanti! Roma Lab 6