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Gli autori dello studio condotto dal Center for Functional Neurosurgery presso la Shanghai Jiao Tong University hanno selezionato diversi brani di musica classica occidentale, ed hanno osservato come i partecipanti con alto apprezzamento della musica erano associati ad una sincronizzazione neurale più significativa e migliori effetti antidepressivi; gli esperti hanno scoperto che la musica sincronizzava le oscillazioni neurali tra la corteccia uditiva, responsabile dell’elaborazione delle informazioni sensoriali, e il circuito delle ricompense, che è responsabile dell’elaborazione delle informazioni emotive.
Più dettagli su questa interessante ricerca, nell' articolo di Eleonora Marini su La Voce dei Medici
📷 Photo credit: Manuel Nägeli on Unsplash