Quante volte ci siamo sentiti inadeguati per quello che indossavamo, per il nostro taglio di capelli o per la nostra forma fisica? Ognuno di noi, in diversi periodi della propria vita, ha dovuto fare i conti con lo sguardo degli altri, spesso impietoso e severo. Nel mondo occidentale questa problematica è sempre più presente ed è responsabile in alcuni casi dell’esacerbarsi di forme patologiche come i disturbi alimentari, la disistima che porta a depressione o complessi di inferiorità di diverso genere. Anche nella vita di tutti noi è possibile trovare tracce di difficoltà, anche se non patologiche, legate al severo canone estetico della nostra società. Ma la difficoltà maggiore nasce con noi stessi. Siamo noi i giudici più severi. Siamo noi che tendiamo ad adeguarci a ogni costo. Siamo noi che possiamo decidere ad un certo punto di ribellarci. Quanto questa ribellione è  possibile? Siamo certi di poterci sganciare completamente dai condizionamenti esterni? E perché è cosi importante farlo? E ancora: può davvero nascondere delle risorse inaspettate colui che è costretto a fare i conti con un aspetto non all’altezza dei canoni estetici imposti? Quanto può guadagnare colui che va controcorrente? Ma a che prezzo?

Il laboratorio La bruttezza non esiste condotto da Marco Dalla Valle è un appuntamento per confrontare le nostre idee, stimolate adeguatamente dalle letture che verranno proposte, con la possibilità di un confronto attivo di gruppo. E’ un modo per ragionare su una realtà che ci coinvolge tutti noi e chi ci sta accanto. E uscirne con nuove idee  nuove consapevolezze.