Blog

La musica migliora il benessere e la salute delle persone: i suoi influssi positivi sono misurabili e anche lo studio della musica contribuisce a sviluppare le abilità linguistiche e di lettura, la consapevolezza fonologica e la sensibilità al ritmo e all’altezza dei suoni.

Importante anche la stimolazione ritmica uditiva, nel caso di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson: diversi studi mostrano come ballare a suon di musica migliori l’andatura e l’equilibrio in pazienti con disturbi motori. Una terapia di 12 settimane porta ad un accertato miglioramento della mobilità e dell’equilibrio, e ad una maggiore resistenza funzionale degli arti inferiori nella camminata. In generale, un esercizio motorio a suon di musica praticato due volte a settimana per 45 minuti porta non solo a miglioramenti nella flessibilità/forza muscolare, nell’equilibrio e coordinazione, ma anche ad un netto miglioramento dell’umore del paziente; di questo e di altri aspetti legati ai benefici della musica nonchè dell'ultimo libro "Neuroscienze cognitive della musica" ha parlato la Professoressa Alice Mado Proverbio con Eleonora Marini per La Voce dei Medici: qui l'articolo

Il Conservatorio Statale di Musica "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza, già forte di esperienze dedicate alle disabilità con protocolli e tirocini svolti con l’Unione Ciechi di Cosenza, Associazione nazionale Down, Associazione Autismo, sta portando avanti progetti che mettono in relazione i benefici derivanti dalla musica al benessere psicofisico per tutte le età, neonati compresi: con "Suoni di vita", in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera "Annunziata" di Cosenza, si mira a confortare con il potere del suono i piccoli appena nati ma anche le partorienti e i neo genitori, rendendo accoglienti gli spazi dedicati alla degenza e stimolando emozioni.

Ed è inoltre in programma il corso di laurea in Musicoterapia, rivolto a chi desidera apprendere come la musica sia strumento educativo, riabilitativo o terapeutico; il Direttore Francesco Perri ne ha parlato in questo articolo su La Voce dei Medici

 

 

📷 Photo Credit: Joshua Chehov on Unsplash

Il Dottor Marco Vergano, medico anestesista e rianimatore a Torino nonchè appassionato di fotografia, riflette sul rapporto tra medicina e fotografia partendo dall'esperienza del Dottor Robin Foà,che ha iniziato la propria vita di medico internista e ricercatore a Torino e che, a proposito della propria passione per la pratica della fotografia, affermò:"... “Ho sempre avuto una fortissima attrazione per la natura fin da piccolo e per quanto la natura riesce ad offrire e come riesca sempre a sorprenderci. È probabile che ci sia anche un desiderio di estraniarsi da una vita professionale estremamente piena e sempre in contatto con persone e con problematiche, spesso, assai gravi".

La sua esperienza è raccontata nella rivista ilpunto.it; qui potete leggere l'articolo dedicato, segnalatoci dal Centro di Documentazione Biblioteca Biomedica dell' A.O. SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria

 

 

In Fondazione Prada di Milano, fino al 17 Luglio una mostra ideata in collaborazione con La Specola, che è parte del Museo di Storia Naturale e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze, e il regista e sceneggiatore canadese David Cronenberg.

Cere anatomiche” si articola in due parti complementari: una mostra riunisce tredici ceroplastiche del XVIII secolo provenienti dalla prestigiosa raccolta del museo fiorentino, e una serie di settantadue copie espositive di disegni anatomici raccolti in nove vetrine. In particolare, sono presentate quattro figure femminili distese, tra le quali una delle opere più importanti della collezione del museo La Specola, la cosiddetta Venere, un raro modello con parti scomponibili conosciuto per la sua bellezza.


 L'inedito cortometraggio di Cronenberg rivela la dimensione vitale e sorprendente delle ceroplastiche con l’obiettivo di generare una pluralità di nuove risposte emotive, suggestioni intellettuali e intense reazioni; la notizia di questa mostra è stata riportata dal Centro di Documentazione Biblioteca Biomedica dell'Ospedale di Alessandria: qui tutte le informazioni

 

📷 In Foto: Fondazione Prada | Photo credit: AZA CORP Spa

"Suoni di vita" è il nome del progetto, di durata quinquennale, che vede la collaborazione tra Conservatorio Statale di Musica "Stanislao Giacomantonio" e Azienda Ospedaliera "Annunziata" di Cosenza per portare, attraverso gli allievi del biennio di didattica della musica, la musicoterapia nella Terapia Intensiva Neonatale e ridurre così gli elementi di disturbo e di stress dei neonati legati alle attività assistenziali medico-infermieristiche e gli stimoli dolorosi, luminosi e rumorosi presenti durante la loro permanenza in ospedale.

Il progetto coinvolge anche i genitori, anch'essi portatori di un bagaglio di emozioni e paure; ed è quindi fondamentale includere nelle cure anche il rapporto genitoriale e le strategie di controllo dello stress di bambini e genitori.

Suoni di vita rientra nel più ampio obiettivo di umanizzazione delle cure della struttura ospedaliera cosentina, per rendere più confortevoli i luoghi e gli spazi dell’assistenza ospedaliera, per migliorare i percorsi diagnostici e terapeutici e si rivolge anche agli operatori sanitari, affinchè  - come afferma il Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera, De Salazar - non dimentichino che anche un sorriso, una carezza in più aiutano la guarigione; qui l'articolo di LaC News24

Cerca

Ultime News

Alcuni resoconti delle riunioni tra medici, infermieri e pazienti nell’ospedale di Gorizia furono...

Il progetto "Lo spazio che cura" è stato sviluppato dalla Fondazione Policlinico Sant'Orsola per...

Domenica 17 Marzo alle ore 11 si svolgerà a Roma presso la "Galleria Sonora" (Via Trebula, 5), la...

Sapevate che a Roma è presente il Museo Nazionale di Storia dell'Arte Sanitaria? Ideato dai...

I pazienti che accederanno al Day Hospital Oncologico (diretto dal prof. Daniele Santini)...

Venti relatori per tre discipline in dialogo: sabato 24 Febbraio 2024 dalle ore 9 alle ore 13,...

La bellezza trasmessa dall'arte come cura implicita, da affiancare a medicina e a tecnologia per...

ACCESSO ENTI