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La neuroplasticità cerebrale e il ruolo della musica: intervista alla neuropsichiatra e musicista Professoressa Alice Mado Proverbio
La musica migliora il benessere e la salute delle persone: i suoi influssi positivi sono misurabili e anche lo studio della musica contribuisce a sviluppare le abilità linguistiche e di lettura, la consapevolezza fonologica e la sensibilità al ritmo e all’altezza dei suoni.
Importante anche la stimolazione ritmica uditiva, nel caso di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson: diversi studi mostrano come ballare a suon di musica migliori l’andatura e l’equilibrio in pazienti con disturbi motori. Una terapia di 12 settimane porta ad un accertato miglioramento della mobilità e dell’equilibrio, e ad una maggiore resistenza funzionale degli arti inferiori nella camminata. In generale, un esercizio motorio a suon di musica praticato due volte a settimana per 45 minuti porta non solo a miglioramenti nella flessibilità/forza muscolare, nell’equilibrio e coordinazione, ma anche ad un netto miglioramento dell’umore del paziente; di questo e di altri aspetti legati ai benefici della musica nonchè dell'ultimo libro "Neuroscienze cognitive della musica" ha parlato la Professoressa Alice Mado Proverbio con Eleonora Marini per La Voce dei Medici: qui l'articolo