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Dal 2 Febbraio 2025 e per tre mesi, un’intera area dell’AOUP sarà trasformata in uno spazio creativo per consentire a pazienti di medio-lunga degenza di cimentarsi in attività di disegno, pittura e altre forme di espressione artistica.
Lo spazio a loro disposizione sarà anche un luogo di incontro, un ambiente in cui costruire legami e condividere esperienze nonchè aperto a tutti coloro che desiderano partecipare, compresi familiari e personale medico.

Il "Progetto Vulcano" nasce dalla visione dell'artista Beatrice Zagato, che ha pensato a questa iniziativa e a questa denominazione perchè: "Vulcano rappresenta l’energia e la vitalità che ognuno di noi possiede, anche nei momenti di difficoltà più intensi. È la forza che ci spinge a trasformare la fragilità in determinazione, ed è ciò cui mira tale progetto. La creatività, con il suo linguaggio universale di luce e colore, ci aiuta a far emergere questo potenziale".

I lavori realizzati dai partecipanti saranno esposti progressivamente nello stesso spazio, creando un racconto visivo del progetto: questo percorso culminerà nella realizzazione di un’opera permanente di Beatrice Zagato, ispirata ai disegni e ai messaggi raccolti; l’opera diventerà un simbolo di resilienza e speranza, visibile a chiunque visiti l’ospedale.

Ne parla qui Artemagazine

Il format "Opera in Corsia" porta ormai da anni le più celebri arie nelle corsie degli ospedali, per permettere anche a coloro che non possono recarsi a teatro per via delle proprie condizioni di salute, di poter rimanere coinvolti nella magia dei palcoscenici lirici e nell'eleganza dei costumi di scena utilizzati per le esibizioni.

Nelle scorse settimane il tenore Giorgi Gelashvili e il soprano Maria Krylova hanno fatto ingresso nel reparto di Ematologia adulti per far ascoltare ai pazienti brani de La Bohème, della Tosca, della Turandot, scelti per commemorare uno dei più grandi compositori della storia, Giacomo Puccini, nel centesimo anniversario della morte. Non sono mancati brani più popolari per coinvolgere i ricoverati nel canto, quali "Non ti scordar di me", "Volare", "Mamma", "O sole mio".

“Attraverso interventi artistici e culturali - spiega Edoardo Agnelli, promotore di Opera in Corsia - contribuiamo al miglioramento del benessere psicologico dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere. Crediamo che la musica, in particolare la lirica, possa avere un ruolo terapeutico, alleviando lo stress e migliorando la qualità della vita di chi si trova in condizioni di fragilità. Opera in Corsia si propone di promuovere un approccio olistico alla malattia, integrando le competenze sanitarie con terapie non mediche, ponendo particolare attenzione alla dimensione emotiva della malattia. Inoltre diffondiamo la cultura musicale lirica in ambiti dove l’accesso a questa forma d’arte è limitato o assente, e lo facciamo supportando allo stesso tempo i giovani artisti. Portiamo l’opera e la musica classica, dal 2023 patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco, direttamente nelle strutture sanitarie, avvicinando pazienti, personale e familiari a un’esperienza culturale arricchente, favorendo così l’inclusione e l’accesso alla cultura per tutti”.

Qui il comunicato stampa

Gli ospiti della casa di riposo di San Bernardino Agnone (IS), insieme ad un gruppo di bambini, hanno partecipato a un progetto di clownterapia organizzato dal Dottor Fulvio Fusco, medico nutrizionista del Gemelli Molise di Campobasso e clown dottore, oltre che Presidente dell'Associazione onlus Paciok Group. 

Questo progetto ha tratto spunto dalla ricerca canadese "Walking the memory bridge: How 'elder clowns' work with seniors to help improve memory and communication" , secondo cui i clown possono aiutare gli anziani con demenza a connettersi con l'ambiente circostante, riconoscere i membri della famiglia, ricordare il passato, migliorare il funzionamento cognitivo e le capacità di comunicazione.

Qui maggiori informazioni sull'iniziativa molisana

 

Storie vere di malattia, ma raccontate attraverso i fumetti per enfatizzare, immedesimarsi, ricevere conforto e sollievo; "graphic medicine" è un termine relativamente nuovo, ma già negli anni Sessanta Guido Crepax collaborava con la rivista Tempo Medico per la realizzazione delle copertine e delle clinicommedie, cioè l’illustrazione di casi clinici sceneggiati e presentati in forma di quiz (lo racconta qui per Artribune Andrea Voglino, segretario dell’Associazione Culturale Graphic Medicine Italia dal cui sito web è possibile scaricare fumetti a tema ma anche reperire informazioni su eventi per professionisti sanitari, ricercatori, studenti di medicina, autori di fumetti)

 

📷Photo credit: Miika Laaksonen on Unsplash

 

Attraverso il loro finissimo olfatto, i cani appositamente formati sono in grado di salvare vite riconoscendo ipo e iperglicemie; grazie a Progetto Serena APS, sono stati formati tanti cani molecolari che entrano in empatia con i pazienti diabetici, intercettano in tempo crisi diabetiche e attivano anche un dispositivo elettronico per la chiamata di soccorso.

"La preparazione del cane varia dai 12 ai 18 mesi ed è necessario per instaurare la giusta relazione col padrone. Il cane è parte del contesto famigliare e di fatto necessita di un ruolo. Questo lo appaga, lo motiva, lo rende felice", afferma la Presidentessa del Progetto Serena; uno splendido esempio di pet therapy per la salvaguardia della salute umana, raccontato qui su Diabete.it

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