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Il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ospita una mostra artistica permanente
EPOCAL – Arte in Ospedale è un progetto permanente che ha visto nella prima edizione la gestione da parte del Professore Carmelo Cotroneo,contribuendo anche tramite la donazione di una sua opera; il progetto curatoriale di “Epocal II” è, invece, della Dottoressa Roberta Cuzzola, una giovane artista reggina che si è formata a Brera; in entrambe i casi le iniziative hanno ricevuto il contributo gratuito di moltissimi artisti, locali e non, professionisti e non, italiani e stranieri, e presentano opere estremamente moderne, dal grande impatto visivo, dove dominano colori accesi, tratti forti, sensazioni immediate ed al contempo indefinite: talune sono sgargianti e leggere, altre – più impegnative – invitano alla riflessione sulle più grandi tematiche dell’esistenza: la vita, l’amore, la speranza, la guerra, la malattia, il sacro, la spiritualità, l’arte stessa.
Il progetto è finalizzato all’umanizzazione dei luoghi di cura (secondo il protocollo per gli Istituti di Ricerca – IRCCS) ed al miglioramento della qualità della vita dei degenti consci degli influssi mitigatori e catartici di cui è portatrice la bellezza sull’animo umano, e nella convinzione che l’arte e la cultura rivestano un ruolo centrale sia per la crescita individuale sia per il successo stesso dei percorsi clinici.
“Arte in Ospedale” è anche il tentativo di ricostruire, attraverso le opere che tanti artisti hanno donato con generoso slancio, la dignità di un luogo per sua natura carico di pathos che, nella nostra realtà, ha subito ulteriormente il peso di condizioni avverse che hanno alimentato il senso di sfiducia; ne ha parlato il Dottor Simeone Carullo, referente per la comunicazione istituzionale nel Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, in questa intervista su La Voce dei Medici